Coronavirus, Draghi firma il dpcm 2 marzo: cosa prevede, quali sono le novità principali e le regole fino al prossimo 6 aprile.
Nella giornata del 2 marzo, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il testo del Dpcm che entrerà in vigore il prossimo 6 marzo e andrà a sostituire l’ultimo Dpcm del governo Conte, in scadenza il 5 marzo.
Dpcm 2 marzo, quando entra in vigore e quando scade
Il Decreto firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi entra in vigore il 6 marzo e scade il prossimo 6 aprile, coprendo quindi anche il periodo della Pasqua.
Dpcm Draghi, le regole per gli spostamenti
Per quanto riguarda gli spostamenti non ci sono novità in vista. Fino al prossimo 27 marzo resta in vigore il divieto di spostarsi tra le Regioni. Sono consentiti solo gli spostamenti legati a motivi di lavoro, salute o necessità. Lo spostamento tra Regioni deve sempre essere motivato con l’autocertificazione.
Sempre per quanto riguarda gli spostamenti, “si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti COVID tested. A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori“.
Le regole per la zona Bianca
Il decreto del 2 marzo regola in qualche modo il funzionamento della zona Bianca fissando le regole che fino a questo momento erano decisamente confusionarie e poco chiare. La conferma arriva dal fatto che quando la Sardegna ha raggiunto la zona Bianca nessuno sapeva in effetti cosa avrebbe significato dal punto di vista pratico. Tutti si aspettavano la cessazione immediata di tutte le restrizioni, invece si è preferito procedere con un considerevole allentamento delle misure restrittive, alcune delle quali restano comunque in vigore.
“Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi)“, si legge sul sito di Palazzo Chigi.
Dpcm Draghi, cosa cambia per la scuola
La novità più importante del dpcm del 2 marzo è legata alla scuola. Il governo dispone la chiusura di tutte le scuole in zona rossa e nelle zone ad alto rischio che si trovano in regioni di colore Giallo o Arancione.
“Zone rosse – Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Zone arancioni e gialle – I Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica:
nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;
nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
Musei, Cinema, Teatri e impianti sportivi
Come anticipato dal Ministro Dario Franceschini, dal 27 marzo, nelle zone gialle, è prevista la riapertura di cinema e teatri. Dalla stessa data, sempre nelle zone gialle, si prevede l’apertura dei musei anche nel fine settimana.
“Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi.
“Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala”.
Per quanto riguarda lo sport, restano chiuse le palestre e le piscine. Chiusi anche gli impianti sciistici.
Eliminato il divieto di asporto
“In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto”, si legge ancora nella nota pubblicata sul sito del governo.
Parrucchieri chiusi in zona Rossa
L’ultima novità del nuovo dpcm è rappresentata dalla chiusura dei servizi alla persona nelle zone rosse.
“Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici”.